L'Aglianico del Vulture

L'Aglianico del Vulture

L'AUTOCTONO

L'Aglianico è un vitigno noto fin dai tempi dell'antica Grecia. Cantato dal poeta latino Orazio, è coltivato sulle pendici del Vulture.

Infatti, grazie alla natura vulcanica dei terreni, fertili e ricchi di particolari elementi minerali, alla presenza in profondità di strati tufacei (visibili nella cantina) che funzionano da riserva di acqua nei periodi più secchi dell'anno ed al microclima del tutto particolare, i grappoli, attentamente selezionati e sapientemente lavorati, permettono di ottenere un vino strutturato, di grande  personalità, prezioso nel colore rubino e dai profumi complessi.



IL CIPPO RITROVATO

Nel 1998, durante la ristrutturazione della Tenuta, nei pressi di una vecchia vigna, è stato ritrovato un cippo su cui è incisa una corona a cinque punte e delle iniziali che riportano a Giustino Fortunato, già proprietario della Tenuta alla fine del 1800.

Vigna della Corona

AGLIANICO DEL VULTURE DOC

Nel 1998, durante la ristrutturazione della Tenuta, nei pressi di una vecchia vigna, è stato ritrovato un cippo su cui è incisa una corona a cinque punte e delle iniziali che riportano a Giustino Fortunato, già proprietario della Tenuta alla fine del 1800.


Il Tamurro

UN ANTICO VITIGNO

Il 'Tamurro' antico vitigno che si tramanda essere stato portato da un feudatario francese a Pietragalla (Pz) località vicino Potenza, è stato scoperto recuperato dal titolare della Tenuta e dal suo staff tecnico. Studi meticolosi e il lavoro degli enologi, sono stati fondamentali per la 'rifioritura' di questo vitigno che rappresenta, il recupero di tutto ciò che la feconda terra della Basilicata ci ha lasciato in eredità.

 

 

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